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al testo di Carlo Rossi
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Sensazioni estive
Dolcezza dei limoni che attraversa Un’aria sospesa di riorganizzazione del pensiero Mi arriva l’ossigeno da questo tuo pino Secolare Accarezza il mio corpo come se fosse Un’autostrada per il tempo Un ponte tra l’infinito e la terra Respira la tua casa, tra gerbere d’amore Che soffrono il caldo afoso di sere sospese. Anche le cicale hanno smesso di cantare. Mentre tutto intorno e’ silenzio Ne s’ode lo stridore dei denti Di coloro che aspettano finalmente D’essere felici. La pannocchia ancora, lentamente, matura Imbiondisce la terra, che nasce di nuovo Ricordo di Castelnuovo, terra gentile Vestigia di una dimora alla quale sempre Anelo il ritorno, alla mia terra. Rivedo la mia giovinezza sul lago, Rivedo Peschiera, bello e forte arnese, Rivedo mia nonna all’osteria Mia madre che piegava lenzuola di cotone antico Risento le giovanili grida di noi come rondini Ansiose di sfidare il cielo. Rivedo anche i miei errori, che mi sono costati molto Per la libertà dell’essere. Io, come fango del mondo, abbandonato in Questo Paradiso, rinnovo il nostro patto T’incontro in ogni filo d’erba Mentre imbiondisce la mia terra
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